Dizionari AntichiLettera B - pag. 14
BronzoS'indica oggidì con tal vocabolo una lega di rame, stagno e zinco, adoprata per le statue. Si dicono pure bronzi le figure che guarniscono i nostri...
BrucoUn mezzo impiegato utilmente per distruggere questi insetti, si è quello di avere alcune pavoncelle addimesticate, le quali fanno guerra attivissima...
BrugesCittà di Fiandra, ch'esisteva nel secolo III. San Crisolio portò il Vangelo a Bruges,
Brugas. Il nome di
Bruggen le venne dai ponti che la attorniavano.
BrumarioNel calendario in uso durante la repubblica francese era il secondo mese dell'anno. Il nome gli fu dato da brume, nebbioni soliti ad esservi in quel mese.
BrunehautNel Belgio si chiamano
chausseé de Brunehaut le strade romane che fece risarcire la regina Brunehaut; e nel Tournaisis dicesi
pietra di Brunehaut una pietra alta quindici piedi e larga dieci, che sta ad una lega e mezza di distanza da Tournay, certamente per commemorazione di qualche vittoria.
BrussellesSembra che questa città sia stata fondata a tempo di Cesare dai figli dei Nerviani che questo popolo nascose nei paduli della Senne. Si sono date a...
BuccolicheCosì si chiamarono anticamente le egloghe o gli idilj, perchè vi si introducevano a preferenza dei bifolchi, o guardiani di buoi. Questa poesia nacque nella Sicilia. Fu dato per eccellenza il titolo di
buccoliche alle egloghe di Virgilio, perchè non v'è altra opera tanto perfetta sopra la vita campestre.
BucefaloEra usanza presso i Greci d'imprimere alcuni segni ai cavalli; uno di questi era una testa di bue, e si dava il nome di bucefalo ai cavalli su cui...
BucentauroLa più bella, e nello stesso tempo la più ridicola cerimonia da vedersi in Venezia, era quella delle nozze della Repubblica col Mare, nel giorno dell'Ascensione. Usciva la Signoria dal palazzo in tutta pompa, per andare sul
Bucentauro, superbo naviglio più lungo di una galea, ed alto come un vascello, senza alberi nè vele. L'equipaggio stava sotto un ponte, sotto al quale era fatta una volta di legno con scolture e indorata per dentro. Il doge sedeva in mezzo, avendo a fianco il Nunzio e l'Ambasciadore di Francia, e con i consiglieri della Signoria, ed i nobili della repubblica. Il Bucentauro era indorato, e la coperta che vi si metteva sopra era di dommasco cremisi con frangie d'oro e cortine simili. La gran bandiera di San Marco inalberata a poppa, gli stendardi della cerimonia, le trombe e gli oboe che erano a prua, la maestà del senato in gala, il gran numero di stranieri e altri individui, rendevano il Bucentauro una delle più belle cose che mai potessero vedersi. Quel magnifico bastimento si partiva dalla piazza di San Marco allo strepito del cannone, accompagnato da varie galee e galiotte e da infinita quantità di gondole.
Quando ere arrivato all'entratura del mare, i musicanti cantavano dei mottetti. Veniva appresso il patriarca di Venezia in una gran barca, e benediceva il mare: il Bucentauro gli presentava la poppa; si calava la spalliera della sedia del doge, il quale ricevendo dal maestro di cerimonie un anello d'oro liscio che pesava circa due pistole e mezza, lo gittava nell'acqua di sopra al timone, dopo aver pronunziato solennemente le parole:
Desponsamus ec: «Noi ti sposiamo, o nostro mare, per segno del vero e perpetuo dominio che abbiamo sopra di te.» Indi si buttavano fiori ed erbe odorifere per coronar la sposa. Terminata questa cerimonia, il Bucentauro vogava nuovamente nella laguna con lo stesso accompagnamento, e si fermava alla Chiesa di San Niccola del Lido. Ivi il patriarca celebrava una gran messa, dopo la quale la signoria rientrava nel naviglio e tornava a San Marco fra lo strepito dell'artiglieria del castello del
Lido e di quella di tutti i bastimenti ancorati sino alla piazza. Il singolare matrimonio si faceva in commemorazione della vittoria navale riportata contro Ottone figlio di Federigo II dall'armata della repubblica comandata dal Doge Sebastiano Ziani.
BudriereCiò che in passato chiamavasi budriere era propriamente una cintura di cuojo foderata con altro cuojo, che serviva a riporre danaro, ed anche ad...
BufaloIl bufalo non era conosciuto dai Greci nè dai Romani; fu portato dall'Africa e dalle Indie in Europa nel secolo VII (vedi Bouffon.) Il lavoro delle...
BuffoniCelio Rodiginus riferisce una storia, che dalla maggior parte degli autori è riguardata come l’origine del vocabolo Buffone. «Il re Erecteo (egli...
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